Migliorare la connettività e ripartire con successo in azienda

Settembre è il momento perfetto per pianificare un nuovo inizio aziendale. Dopo una pausa estiva rigenerante, è il momento di guardare al futuro e di fare i cambiamenti necessari per portare la vostra azienda a un livello superiore. Uno dei modi più efficaci per farlo è migliorare la connettività in azienda. In questo articolo, esploreremo come una connettività ottimale possa essere il punto di partenza per un autunno di successo.

Prima di cominciare, è bene valutare

Il primo passo fondamentale è comprendere la situazione attuale. Una revisione completa della vostra infrastruttura di rete può essere strategica e potrebbe aiutarvi a comprendere i punti da cui iniziare. Analizzate la velocità, l’affidabilità e la sicurezza della vostra connessione internet; identificate i punti deboli e le aree che potreste migliorare. In ogni caso si tratta di valutazioni che, se condotte con l’aiuto di professionisti del settore, possono fare la differenza.

Un aspetto critico è il controllo della larghezza di banda. Con l’aumento del lavoro remoto e delle applicazioni basate sul cloud, potreste scoprire che la vostra connessione attuale non è più sufficiente per soddisfare le esigenze aziendali. Se notate che i dipendenti affrontano rallentamenti nelle operazioni quotidiane, è il momento di considerare un upgrade della connessione internet. Le connettività ad alta velocità sono essenziali per svolgere attività aziendali in modo efficiente.

Supporto allo smart working e mobilità

L’era moderna richiede flessibilità. Investire in soluzioni di connettività ad alta velocità e professionali consente ai dipendenti di lavorare in modo efficiente ovunque si trovino. Questo supporto allo smart working non solo aumenta la produttività, ma può anche migliorare la soddisfazione dei propri collaboratori. La possibilità di lavorare da qualsiasi posto in modo sicuro e affidabile è diventato cruciale per affrontare le sfide dei tempi moderni.

Comunicazione Unificata

Una soluzione di Unified Communication può semplificare la gestione delle comunicazioni aziendali. Si tratta di piattaforme che integrano in un’ unica piattaforma chiamate, messaggistica istantanea, videoconferenze e molto altro ancora. Tutto questo significa meno confusione, meno interruzioni e una comunicazione più fluida all’interno dell’azienda, il che significa una maggiore efficienza. Una piattaforma di Unified Communication, tuttavia, funziona a dovere solo se si giova di una connettività professionale e di qualità, tale da permettere agli utenti di lavorare senza interruzioni e complicazioni.

Connessione sicura e protezione dei dati

La sicurezza dei dati è una priorità assoluta per qualsiasi azienda. Con una connettività professionale, e rivolgendovi al vostro partner di fiducia, potrete assicurarvi anche misure di sicurezza robuste, come firewall e software di protezione avanzati. Inoltre, andrebbe presa in considerazione, se non già in uso, l’adozione di una VPN (Virtual Private Network) per chiunque si colleghi alle risorse aziendali da fuori ufficio: in questo modo potrete dormire sonni tranquilli, sapendo che tutte le vostre comunicazioni e informazioni aziendali sensibili sono protette, evitando allo stesso tempo minacce informatiche e violazioni della privacy.

Monitoraggio, manutenzione e assistenza

Una volta apportate le migliorie necessarie, non dimenticate di monitorare costantemente la vostra connettività. Mantenere tutti i software e gli apparati aggiornati e pianificare regolarmente la manutenzione è fondamentale per evitare gli imprevisti. Il monitoraggio costante vi permetterà di identificare tempestivamente i problemi e di risolverli prima che possano causare interruzioni o perdite di dati. 

Allo stesso tempo, non meno importante è ricorrere a esperti del settore per ottenere supporto tecnico. Un team di professionisti può aiutarvi a identificare e a risolvere i problemi più complessi. Il supporto tecnico specializzato è spesso la chiave per mantenere la vostra connettività al livello massimo delle prestazioni.

Conclusioni

Un’infrastruttura di connettività solida è il pilastro di qualsiasi azienda moderna. Migliorare la connettività in azienda vi darà un vantaggio competitivo, vi consentirà di sfruttare appieno le opportunità e vi aiuterà a garantire una maggiore efficienza operativa.

Investire nella connettività ora è un passo importante verso un futuro aziendale di successo. Con  le giuste scelte sarete pronti per affrontare con fiducia le sfide e le opportunità che l’autunno porterà con sé.

 

Guida alla Unified Communication: trasformate il vostro modo di lavorare con un click

Durante la mia ricerca tra gli articoli di blog sul sito, mi sono resa conto dell’assenza di un articolo approfondito che coprisse integralmente tutti gli aspetti della Comunicazione Unificata, o meglio, della Unified Communication (UC).

Quando si parla di UC, sarebbe un’utopia trovare interlocutori che siano già consapevoli dell’argomento in discussione. Ciò indicherebbe un’espansione della Unified Communication già molto avanzata e significherebbe, a sua volta, che più aziende hanno cominciato ad adottarla

Ma perché sarebbe importante? Perché rappresenterebbe un passo significativo verso la digitalizzazione, un avanzamento non solo tecnologico, ma anche verso una maggiore semplicità e fluidità del lavoro.

Tuttavia, ci si trova spesso (o meglio, quasi sempre) di fronte a persone che, a meno che non ne facciano già uso, non sanno nemmeno di cosa si tratti. Spiegarlo risulta complesso: come si può far comprendere qualcosa che potrebbe trasformare il modo in cui si lavora, se non lo si è nemmeno sentito nominare?

Prendiamo, ad esempio, come metafora, la presentazione del primo iPhone da parte di Steve Jobs nel 2007: ha cambiato completamente il panorama della telefonia mobile. La Unified Communication si muove su una linea simile: è emersa negli anni passati e si pone come grande cambiamento nel mondo della comunicazione aziendale, ma la sua capacità di trasformare il mondo del lavoro sta progredendo a un ritmo più lento. Tuttavia, il concetto di fondo è identico: rappresenta una svolta, una diversa prospettiva, un’evoluzione. Proprio come lo smartphone ha subito un’evoluzione, perché il telefono fisso che usiamo ancora in ufficio non dovrebbe seguire lo stesso percorso di sviluppo? Ecco di cosa stiamo parlando.

Per questo oggi siamo qui, per provare a dare una prima infarinatura su quello che significa avere in azienda un sistema di Unified Communication, in modo da poter sensibilizzare il più possibile il pubblico e renderlo più consapevole delle opzioni presenti sul mercato. 


 

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Un sistema basato su WEBRTC

Partiamo dalle basi: l’intero sistema di Unified Communication si basa su una tecnologia chiamata WebRTC

WebRTC significa Real-Time Communication via web, ovvero effettuare chat, chiamate e videochiamate tramite internet. Si tratta di un progetto Open Source (il che significa che chiunque può aggiungerlo, svilupparlo o utilizzarlo completamente in modo gratuito) nato nel 2011, basato su HTML5 e JavaScript, con l’obiettivo di rivoluzionare la comunicazione, sfruttando il potere del web.

Grazie alla sua vasta usabilità, WebRTC è utilissimo per creare un’ampia varietà di strumenti di comunicazione web, possibile grazie alla raccolta e al trasferimento istantaneo dei dati: un modo molto efficace per stabilire comunicazioni online. Sebbene sia noto principalmente per lo streaming vocale e video, può anche scambiare altri dati, come testi o file.

Immaginate di cliccare un pulsante e, immediatamente, iniziare una chiamata, una chat o una videochiamata con un utente pronto a ricevervi. Tutto questo è possibile grazie a WebRTC.

Ma qual è la differenza con gli altri sistemi?

Ciò che è particolarmente innovativo di WebRTC è che funziona interamente come un vero e proprio componente web. Indipendentemente dal fatto che tu stia inviando o ricevendo informazioni, questa tecnologia gestirà sempre l’operazione, senza plug-in aggiuntivi. Ciò significa nessuna installazione, nessun file da scaricare, installare o registrare.

La semplicità sta qui, accedere a chat, chiamate e videochiamate cliccando semplicemente un pulsante. E’ semplicemente una condivisione di dati attraverso due istanze del browser.

Non sorprende quindi che uno dei maggiori vantaggi di WebRTC sia consentire alle soluzioni VoIP, o persino alle applicazioni di videochiamata di essere eseguite direttamente nel browser 

In altre parole, questo significa che grazie alla tecnologia WebRTC non vi è più bisogno di passare da un’applicazione ad un’altra per utilizzare servizi di Unified Communication: tutte le comunicazioni avvengono direttamente nel browser, non appena viene effettuato l’accesso. Ciò rende molto più intuitiva l’esperienza dell’utente e semplifica l’uso di queste moderne tecnologie di comunicazione.

I servizi principali

Detto ciò, abbiamo capito che la UC si rende particolarmente semplice grazie a WebRTC: non servono installazioni, plug-in particolari o similari. 

Ma in cosa consiste esattamente? Una volta raggiunta la piattaforma web, cosa vi troverete davanti?

I sistemi di Unified Communication non sono altro che piattaforme basate su web integrate con il proprio centralino telefonico: in tal modo la comunicazione aziendale si arricchisce di nuovi strumenti, che vengono integrati in un sistema unico e centralizzato.

Questo significa che una volta raggiunta la pagina web ci troveremo davanti a tutta una serie di servizi, in un unico posto:

  • Post-it, chat individuali, chat di gruppo, per comunicare in modo semplice e immediato con tutto il team.
  • Sistema di video conferenze all’avanguardia, per comunicare con colleghi, clienti e fornitori come se si fosse veramente in presenza. 
  • Sale riunioni virtuali, per avviare meeting in qualsiasi momento e condividere le proprie idee con i membri del team. 
  • Rubriche integrate, per avere tutti i recapiti di clienti e di fornitori in un unico posto e aggiornati in tempo reale. 
  • Presence, per controllare lo stato (in linea, occupato, assente, al telefono) dei colleghi e sapere quando contattarli. 
  • Ovviamente, i servizi base per le telefonate, quindi registro chiamate, possibilità di avviare la chiamata direttamente dal web (per poi proseguirla da qualsiasi altro dispositivo che utilizzi la piattaforma), segreteria telefonica e molto altro 

Tutte queste funzioni vi permetteranno di favorire la collaborazione tra colleghi in modo che chiunque in azienda possa lavorare ovunque voglia e come voglia, senza rinunciare alla collaborazione con i propri colleghi. 

E questo ci conduce a un’altra caratteristica delle UC: la flessibilità.

Flessibilità e mobilità

Tra le altre caratteristiche della Unified Communication c’è, appunto, la possibilità di fornire maggiore flessibilità ai propri collaboratori. 

Come? 

Semplicemente grazie al fatto che i sistemi di Unified Communication possono essere gestiti in cloud e attivati come servizi. Questo non solo permetterà ai propri collaboratori di scegliere come e dove lavorare, garantendo loro mobilità grazie alla possibilità di ricevere le chiamate (e fare molto altro, ovviamente) da qualsiasi dispositivo vogliano; ma darà maggiore flessibilità anche all’azienda stessa

Il sistema, infatti, essendo attivato come servizio è in grado di adattarsi facilmente alle esigenze del team, grazie alla flessibilità garantita dal cloud: sarà possibile aumentare o diminuire i servizi UC, e del centralino, adattandoli istantaneamente alle esigenze del business, senza sprecare né tempo né denaro per l’acquisto di nuove attrezzature o per l’installazione in loco.

Conclusione

L’adozione della UC rappresenta un notevole salto verso il futuro del lavoro e delle comunicazioni aziendali. In un’epoca in cui la connettività e la comunicazione sono fondamentali per il successo delle aziende, l’implementazione della Unified Communication rappresenta un passo importante verso un ambiente di lavoro più efficiente, collaborativo e connesso.

Sfruttando i vantaggi offerti dalla UC e dalle tecnologie come WebRTC, le aziende possono abbracciare il cambiamento e sfruttare appieno il potenziale della UC, portando il proprio modo di lavorare a un livello superiore.

Siate pronti per il futuro della comunicazione aziendale. Siate pronti per la Unified Communication.


 

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4 modi in cui la connettività professionale può far crescere la vostra azienda

Le piccole e medie imprese (PMI) costituiscono il fondamento dell’economia italiana e svolgono un ruolo cruciale per garantire il successo nel mercato altamente competitivo di oggi. In particolare, l’Italia centrale presenta una concentrazione di PMI particolarmente elevata: un bene per l’economia, come dicevo, ma le aziende piccole sono proprio quelle che hanno più difficoltà a mantenere un elevato livello di digitalizzazione. La morfologia del territorio, infatti, con i suoi monti e le sue colline, rende complesso, se non a volte impossibile, il passaggio e la diffusione di una connessione internet ad alta velocità, in particolare nelle zone più rurali e disperse.Avere una connettività professionale ed efficiente, tuttavia, è fondamentale affinché queste imprese possano raggiungere risultati significativi. Un approccio personalizzato e professionale offre una serie di vantaggi specifici per le PMI, consentendo loro di crescere e prosperare in un ambiente in rapida evoluzione, senza rischiare di restare indietro. 

In questo articolo, esploreremo quattro modi in cui l’implementazione di una connettività su misura e professionale può stimolare la crescita delle PMI, fornendo un solido sostegno per il progresso aziendale.


 

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I 4 vantaggi 

1. Migliorare l’efficienza operativa:

Una connettività professionale e su misura consente alle PMI di ottimizzare le loro operazioni aziendali. Grazie a una connessione affidabile e veloce, le aziende possono accedere rapidamente alle risorse online, condividere dati e informazioni tra i dipendenti e comunicare in tempo reale. Ciò porta a una maggiore efficienza operativa, consentendo di risparmiare tempo prezioso e di migliorare lo svolgimento delle attività quotidiane. Con una connettività professionale su misura, le PMI possono concentrarsi sulle attività principali senza preoccuparsi di interruzioni o ritardi nella connessione.

2. Ottimizzare la sicurezza dei dati:

La sicurezza dei dati è una priorità assoluta per qualsiasi azienda, indipendentemente dalle dimensioni. Le PMI spesso sono bersagli appetibili per gli attacchi informatici, quindi è fondamentale avere una connettività professionale su misura che offra soluzioni di sicurezza avanzate. Con una soluzione personalizzata, e rivolgendosi, quindi, a partner affidabili e specializzati che possono aiutarvi e seguire il progetto nella sua interezza, potrete implementare misure di sicurezza come firewall, crittografia dei dati, monitoraggio costante e rilevamento delle minacce. Tutto ciò vi aiuterà a proteggere le informazioni sensibili dell’azienda e dei clienti.

3. Sostenere la crescita aziendale:

Una connettività professionale è progettata per sostenere la crescita aziendale. Con una soluzione scalabile, le PMI possono facilmente espandersi, senza dover investire in nuove infrastrutture o risorse costose. Questo perché, affidandovi a partner in grado di progettare l’intera infrastruttura di rete, potrete usufruire in azienda di numerosi servizi aggiuntivi, come per esempio collegare due sedi tramite VPN, senza dover aggiungere, in una potenziale nuova sede, una nuova connettività. Una connettività professionale su misura si adatta alle esigenze in rapida evoluzione della tua PMI, fornendo la base solida necessaria per crescere senza ostacoli.

4. Incrementare la collaborazione e l’innovazione:

La connettività su misura facilita la collaborazione e l’innovazione all’interno della tua PMI. Grazie a una connessione affidabile e veloce, potrete lavorare insieme ai colleghi in tempo reale, condividere documenti e idee senza problemi. Inoltre, la connettività su misura apre le porte all’adozione di nuove tecnologie e servizi cloud (tra cui il centralino in cloud) che favoriscono l’innovazione aziendale. Le PMI possono accedere a risorse di cloud computing, implementare soluzioni VoIP e utilizzare strumenti di collaborazione avanzati e di comunicazione unificata, per aumentare l’efficienza e stimolare la creatività, garantire flessibilità a tutti i collaboratori e aumentare la produttività dell’intero team (fino a un + 25%).

Conclusioni

La connettività professionale su misura offre numerosi vantaggi specifici per le PMI, consentendo loro di crescere e di avere successo nel mercato competitivo. Migliorando l’efficienza operativa, ottimizzando la sicurezza dei dati, sostenendo la crescita aziendale e promuovendo la collaborazione e l’innovazione, una soluzione personalizzata e professionale è un investimento strategico per qualsiasi PMI che aspiri a raggiungere obiettivi ambiziosi. Assicuratevi di scegliere un provider di servizi che comprenda le esigenze specifiche delle PMI e offra soluzioni scalabili e costruite su misura, al fine di massimizzare i benefici della connettività professionale. Non esitate a contattarci per qualsiasi informazione.

 

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È possibile fare delle scelte sostenibili in azienda?

Mai come negli ultimi tempi il tema del cambiamento climatico si è imposto all’attenzione del mondo intero. Se è pur vero che non si tratta di un argomento nato negli ultimi mesi, episodi come quello delle recenti alluvioni avvenute in Italia hanno destato preoccupazione anche tra i più scettici.

I metodi per contrastare il cambiamento climatico e per essere più gentili con il nostro pianeta sono innumerevoli e possono essere spesso messi in atto nel privato. Ma cosa possono fare concretamente le aziende

Negli ultimi anni si è discusso a lungo su come le aziende possano diventare sostenibili per l’ambiente. Lungo questa strada, l’innovazione tecnologica ha per alcuni un ruolo importante; ma per altri sarebbe proprio questa la principale colpevole del maggior inquinamento. È veramente così, o esistono soluzioni in grado di ridurre l’impatto ambientale?

La rivoluzione tecnologica ha avuto senza dubbio un impatto significativo sull’ambiente, ma il suo effetto reale dipende da come viene utilizzata e implementata. Alcune nuove tecnologie possono contribuire all’aumento dell’inquinamento, mentre altre possono aiutare a promuovere la sostenibilità. È importante considerare il contesto specifico e valutare in ogni caso le conseguenze positive e quelle negative.

Da un lato, lo sviluppo di nuove tecnologie può portare a un aumento dell’inquinamento a causa dell’aumento della produzione di dispositivi elettronici, dell’uso crescente di energia elettrica e di materiali rari utilizzati nella loro fabbricazione.

D’altro canto, sono state sviluppate molte tecnologie che favoriscono la sostenibilità ambientale, e altrettante sono le aziende che le stanno adottando. Ad esempio, sono stati sviluppati sistemi intelligenti di gestione energetica, sistemi che ottimizzano l’uso dell’energia e riducono gli sprechi. Le tecnologie legate alle energie rinnovabili, come quella solare e quella eolica, stanno diventando sempre più efficienti e accessibili. Inoltre, l’Internet of Things (IoT) consente una maggiore efficienza nei processi industriali, riducendo gli sprechi e migliorando la gestione delle risorse.

Tra tutti, però, spicca una tecnologia: quella del cloud, la tecnologia green per eccellenza


 

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Come si può agire concretamente?

Il cloud è diventato un mezzo potente per essere più sostenibili a livello ambientale. Lo confermano la popolarità che questa tecnologia sta avendo, e il fatto che molte aziende la stanno usando per contribuire a creare un futuro a basso impatto ambientale.

Uno dei modi più efficaci ed efficienti per abbracciare la tecnologia green è quello di adottare un centralino cloud. La semplicità del cloud computing ha fatto sì che questa soluzione diventasse uno strumento apprezzato da molte aziende. 

Adottare un centralino cloud può aiutare a ridurre l’uso di energia e di materie prime, con relativa riduzione di emissioni di CO2. Tutto parte dal fatto che, con il centralino cloud, non vi è bisogno di un hardware fisico, né di tutta l’alimentazione e del raffreddamento che questa comporta. Infatti, l’intero sistema telefonico può essere ospitato in cloud: in questo modo vengono meno tutti i consumi aggiuntivi di energia elettrica (associati alle installazioni locali), nonché la generazione di rifiuti materiali negli anni (non essendoci componenti fisiche in azienda, non vengono generati rifiuti).

Inoltre, i grandi data center a cui il cloud si appoggia ha fatto passi da gigante in termini di efficienza energetica: i nuovi data center utilizzano, infatti, meno energia rispetto a quelli del passato, pertanto appoggiarsi a un centralino in cloud significa anche contribuire a ridurre costi energetici e impatto sull’ambiente

Altro aspetto da tenere in considerazione è la scalabilità: i sistemi telefonici basati sul cloud forniscono soluzioni flessibili, che consentono alle aziende di aumentare o diminuire le capacità dei servizi quando necessario, il tutto in pochi click, eliminando l’esigenza di mantenere componenti hardware inutilizzate.

Conclusioni

Adottare un centralino cloud è una pratica intelligente per le aziende che cercano di risparmiare energia e di essere più sostenibili. I vantaggi della riduzione dei costi e dell’aumento dell’efficienza lo rendono già ora una soluzione versatile e interessante, ma altrettanto importanti sono gli effetti positivi sull’ambiente. Essere sostenibili in azienda è possibile, basta volgere lo sguardo verso le soluzioni più adatte: la tecnologia ha fatto passi da gigante, non per questo essa deve essere tutta condannata. Basta usarla nel modo corretto. Il centralino cloud può essere la scelta giusta.


 

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Connessione veloce come non mai: un nuovo modo per portarla in azienda

Abbiamo avuto più volte la possibilità di approfondire come una connessione internet affidabile sia fondamentale per le attività di un’azienda. È necessaria non solo per consentire al personale di lavorare in modo più fluido e veloce, per condividere dati con i colleghi o per permettere loro di lavorare da remoto, ma anche per dare la possibilità ai potenziali clienti di mettersi in contatto con la vostra azienda. 

È pur sempre vero che, spesso, la morfologia del nostro territorio rende difficile a molte aziende disporre in loco di una connettività, dotata di buona banda e che “vada veloce”. Ed è così che, ancora oggi, esistono in Italia vaste aree non raggiunte da servizi professionali di connettività, come tutte quelle zone industriali e artigianali collocate fuori dai centri abitati o distanti dalle località densamente popolate.

Talvolta, però, alcune aziende non solo non hanno accesso a una connettività professionale, ma non hanno neanche la possibilità di avere, a costi accessibili, un servizio a banda larga, in fibra ottica o similari. Come fare in questi casi? 

Esiste una soluzione ed è più semplice di quanto si possa pensare.


 

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La soluzione: unire due connessioni

Facciamo una piccola premessa per spiegare come funziona l’unione di due connessioni e per dimostrare che la soluzione da noi proposta è ancora più all’avanguardia.

Quando si parla di unire due o più connessioni, genericamente si fa riferimento a un load balancer. Si tratta di una tecnologia che permette a un PC di sfruttare più connessioni, come l’ADSL di casa e, contemporaneamente, la connessione 4G dello smartphone, aumentando quindi la velocità con cui si possono scaricare i dati da internet.

Immaginate di usare il PC per scaricare un software da internet, mentre guardate un video in streaming. Quando lo fate con una singola connessione, il totale della velocità disponibile sarà suddiviso al fine di dedicare a YouTube la larghezza di banda necessaria per caricare il video, mentre la banda restante verrà dedicata al download del software. Finché la vostra connessione sarà sufficientemente veloce da sostenere tutte le richieste di download, non avrete problemi. Ma se richiederete troppe attività di download, oppure se la connessione è lenta, allora potreste avere problemi a riprodurre il video alla risoluzione richiesta, la trasmissione potrebbe bloccarsi, o il download del software impiegherebbe troppo tempo per ultimarsi.

Sono queste le situazioni in cui un load balancer tornerebbe utile: sfrutterebbe una connessione per scaricare i dati del video che volete vedere, mentre il download del software verrebbe gestito tramite l’altra connessione, senza rischiare che la riproduzione del video si blocchi e senza ritardare il download del software.

Una soluzione del genere vi permetterà di scaricare più dati, ma non di incrementare realmente la velocità della connessione. Con un load balancer collegato a due connessioni di 50 Mbps l’una, quando effettuerete una singola operazione di download, questa non potrà scaricare dati più velocemente di 50 Mbps.

Potrete ad esempio scaricare due software in contemporanea a 50 Mbps ciascuno, ma non potrete unire le due velocità, e quindi non scaricherete mai a 100 Mbps un singolo software.

Fatta questa premessa, passiamo a quello che il nostro team può offrirvi.

Una proposta innovativa 

Grazie al nostro fornitore di fiducia, siamo in grado di proporre e installare un dispositivo in grado di unire fisicamente due connessioni. Così, tornando al nostro ultimo esempio, in cui vi sono due connessioni da 50 Mbps ciascuna, riuscirete a fondere queste ultime in un’unica connessione da 100 Mbps.

La nostra soluzione consente un aumento della larghezza di banda, e quindi della velocità di connessione internet, in tutte le operazioni di trasferimento dei dati. Il sistema consente di aggregare più connessioni in una unica, con un singolo IP e con prestazioni pari alla somma delle singole velocità di connessione. Questo rappresenta un risparmio in termini di costi e tempo, ma soprattutto un aumento della produttività.

Fondamentale anche il funzionamento plug and play: installazione e utilizzo sono estremamente facili e immediati, proprio per ridurre al minimo le interruzioni e mantenere la continuità lavorativa.

Non più, quindi, due connettività che lavorano fianco a fianco per dividersi il carico di lavoro, ma due connettività fisicamente sommate tra loro, al fine di aumentare notevolmente la velocità di connessione e navigazione. Un’innovazione senza pari.

Per qualsiasi informazione non esitate a contattarci, siamo sempre a vostra disposizione.

 

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Come risolvere i problemi legati allo smart working

Ogni medaglia presenta sempre due facce. Anche lo smart working non sfugge alla regola. Infatti, nonostante i più volte sottolineati benefici che questo presenta, potrebbero comunque presentarsi difficoltà nel caso si decida di adottarlo. Ma se si nomina un problema, è giusto presentare anche la soluzione

Una delle obiezioni principali, quando si parla di smart working, è la mancanza di contatto tra colleghi, condizione che potrebbe ostacolare la collaborazione. Se si lavora fuori dall’ufficio, è ovvio che diventa impossibile, o perlomeno molto difficile, sia condividere una battuta “alleggerisci-giornata” , sia condividere idee relativamente ad un progetto.

Durante la pandemia era proprio l’assenza di contatto che ha incentivato il lavoro agile, al fine di evitare il contagio; ma ora la mancanza di collaborazione, pur continuando lo smart working, diventa un bel problema, soprattutto per tutte quelle aziende abituate a lavorare in team e a condividere ogni aspetto del proprio lavoro. 


 

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Come fare dunque?

Se è vero che non c’è nulla che possa sostituire una pausa caffè col vostro collega preferito, possiamo certo venirvi incontro, quando si tratta di aiutarvi a costruire la collaborazione con i vostri colleghi come se foste in ufficio con loro. Impossibile? Assolutamente no. Lo smart working resta sempre e comunque un importante, seppure diverso, metodo per lavorare, e i suoi benefici sono indubbi: per questo la soluzione non si ridurrà semplicemente al “tornare in ufficio”.

Come si può, quindi, favorire la collaborazione, pur mantenendo lo smart working? 

Collaborare significa innanzitutto poter parlare con i vostri colleghi come se foste in ufficio, senza alcun limite spaziale. Quale strumento più comodo della chat

Vorreste un contatto più diretto e anche, perché no, visivo? Una chiamata e/o una video chiamata fanno al caso vostro. 

Vorreste uno spazio o una stanza virtuale, sempre a vostra disposizione e nella quale entrare ogni qual volta vogliate fare una riunione? Le stanze meeting virtuali sono la risposta. 

E vorreste fare tutto ciò dal vostro pc, ma anche dal vostro smartphone o dal vostro tablet? Niente di più semplice. 

Non finisce qui. Spesso gli strumenti citati si trovano all’interno di diverse app o di programmi, che devono essere necessariamente installati uno alla volta su ogni pc; nel caso della nostra soluzione, invece, tutti gli strumenti sono disponibili all’interno di un’unica piattaforma web, il che significa che non sarà più necessario installare nulla: basterà aprire il vostro browser e raggiungere la pagina designata. Da lì potrete usufruire di tutti gli strumenti senza alcuna interruzione o distrazione:  basta, con la installazione di 20 programmi diversi, basta, con il perdersi in mezzo alle chat della famiglia e del pranzo di compleanno del vostro amico. 

Tutto ciò sembra tanto bello quanto complicato, ma qui arriva la parte interessante: la piattaforma è semplice, intuitiva, immediata e non servono conoscenze particolari per utilizzarla. 

Magia? Sarebbe meglio chiamarla Unified Communication.

Che cos’è la Unified Communication

La piattaforma di Unified Communication permette di avere l’intero ufficio a portata di mano: tutti i canali di comunicazione (voce, video, testo), gli strumenti di produttività, la gestione dei documenti e dei flussi di lavoro passano attraverso un’unica piattaforma, le cui logiche sono finalizzate a massimizzare la collaborazione tra le persone.

Con la Unified Communication avrete a vostra disposizione:

  • Chiamate audio e video con colleghi e utenti esterni
  • Chat individuali con colleghi e chat di gruppo
  • Stanze per riunioni virtuali, sempre a vostra disposizione per meeting con i colleghi
  • Possibilità di controllare in tempo reale lo stato (disponibile, occupato, non in linea) di ciascun collega
  • Videoconferenze con colleghi e con utenti esterni
  • Fax e SMS server 
  • Rubriche integrate
  • Condivisione dello schermo e dei documenti
  • Post-It virtuali
  • Possibilità di accesso da qualsiasi dispositivo
  • Analisi e statistiche del traffico
  • Possibilità di aggiungere una chat sul sito web. 

A ciò si aggiunge la flessibilità delle piattaforme di Unified Communication, in grado di adattarsi alle esigenze del business, aumentando o diminuendo la loro capacità in pochi click. 

Conclusioni

Abbandonare la propria scrivania per lavorare da qualsiasi altro posto, ma soprattutto abbandonare la collaborazione coi propri colleghi, è una cosa che spaventa. Con la Unified Communication, però, questo problema verrebbe del tutto annullato: vi sembrerà veramente di collaborare come se foste in ufficio. Allo stesso tempo il passaggio a un nuovo metodo lavorativo, o addirittura a un nuovo sistema di comunicazione, spesso spaventa, che sia per l’abitudine ormai radicata a usare un determinato metodo, che sia per i dubbi e per le perplessità che talvolta il nuovo suscita. Per questo, affidarsi a team di competenza e professionalità è fondamentale in questi contesti. 

Abbiamo avuto l’occasione di aiutare molte aziende che, nonostante una titubanza iniziale, hanno poi potuto riscontrare un netto miglioramento nel loro modo di lavorare e di comunicare. A volte, per ottenere grandi miglioramenti bisogna compiere con coraggio grandi passi: contattateci per saperne di più.

 

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Quali sono le differenze tra lavoro da remoto e lavoro agile?

Eccoci finalmente arrivati al capitolo in cui spiegheremo una delle differenze più importanti: la differenza tra lavoro da remoto e lavoro agile (smart working). 

Nonostante la pandemia ci abbia insegnato a usare questi termini nella quotidianità, spesso essi vengono ancora usati, erroneamente, come sinonimi. Non abbiamo mai affrontato questo tema nel nostro blog, ma credo sia arrivato il momento di togliere definitivamente qualsiasi tipo di dubbio, per poter usare i termini corretti con i giusti significati.

Non lavorare più dall’ufficio

Partiamo dalle basi: entrambi, non c’è dubbio, rappresentano una modalità di lavoro completamente diversa da quella a cui siamo abituati. In particolar modo, in entrambi i casi non è necessario lavorare dalla scrivania del proprio ufficio. Entrambe le modalità, infatti, prevedono che il lavoratore si trovi in una sede diversa da quella in cui fornisce solitamente la sua prestazione: che sia a casa, che sia un parco o che sia una caffetteria, in entrambi i casi non si lavora legati alla scrivania dell’ufficio. 

Spesso, tuttavia, il lavoro da remoto è inteso esclusivamente come “lavoro svolto da casa”, anche se l’espressione, in sé e per sé, significa lavorare da qualsiasi altro posto che non sia il proprio ufficio. 

Ma questa non è una differenza, piuttosto una cosa che accomuna le due modalità, perciò andiamo oltre.
 


 

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Il lavoro da remoto

Non resta molto da aggiungere al lavoro da remoto, in quanto non significa niente di più di quello che abbiamo già detto: lavorare da una sede distaccata o da un luogo che non sia il nostro solito ufficio, luogo, quest’ultimo, nel trascorriamo la maggior parte delle ore lavorative. In parole povere, spesso viene inteso come prendere il proprio lavoro e portarlo a casa: documenti, computer portatile, tutto quanto. 

Lavorare da remoto non significa niente più di questo: le modalità in cui si presta l’attività lavorativa sono le stesse, compresi gli orari previsti dal contratto, che devono essere rispettati. Se di solito lavorate 8 ore al giorno in ufficio, in un altro luogo (presumibilmente a casa), per svolgere quello stesso lavoro sarete sempre occupati per 8 ore. 

Questa modalità è quella che molti italiani si sono trovati a usare durante la pandemia: spesso si parlava di smart working, ma la realtà voleva che, durante lo stato di emergenza, molti (se non tutti) hanno lavorato le solite ore stando a casa. Perciò, piuttosto che di smart wokring, o lavoro agile, si sarebbe dovuto parlare di lavoro da remoto.

Il lavoro agile (o smart working)

In questo caso parliamo di un modello di lavoro profondamente sconosciuto in Italia e anche fortemente diverso dal lavoro da remoto. La parola chiave, quando si parla di lavoro agile, è “flessibilità”. Essa, come abbiamo già detto, si realizza modificando il luogo di lavoro, ma soprattutto trasformando l’orario. A cambiare, però, è anche la concezione del lavoro. Non si lavora più focalizzandosi sugli orari fissi e sul monte ore totale, ma sul risultato finale e sugli obiettivi. La fondamentale caratteristica di questo modello di lavoro, dunque, diventa raggiungere un determinato obiettivo, a prescindere dal luogo in cui si opera e dal tempo che si impiega. 

Siamo stati per mesi convinti di usare alla perfezione lo smart working durante la pandemia: la verità è che, in Italia, siamo anni luce indietro in merito al lavoro agile, sia per motivi organizzativi, sia per tradizioni e costumi. 

Non va mai dimenticato, infine, che uno smart working che si rispetti racchiude al suo interno anche la possibilità di continuare a collaborare con i propri colleghi, proprio come se si fosse in ufficio, usando piattaforme di comunicazione che facilitino la collaborazione, piuttosto che ostacolarla. 

Perciò, ricapitolando, flessibilità oraria e lavorare per obiettivi: questo è il vero lavoro agile.

Conclusioni

È difficile dire quale sarà il futuro del lavoro: la pandemia ha dato certo inizio a una trasformazione, ma si tratta di un cambiamento che fatica a diffondersi. Passare del tutto allo smart working si prospetta pressoché impossibile, se non utopistico: si tratterebbe di un passo complesso da compiere, che cambierebbe l’intero ecosistema aziendale e l’intera modalità con la quale si è lavorato per anni. È uno step difficile, ma che porterebbe sicuramente benefici: non mi dilungherò in questa sede a parlare dei vantaggi dello smart working, lascio qui sotto l’ultimo articolo in cui ne abbiamo parlato in modo approfondito. 

Lo smart working fa bene: i benefici del lavoro agile

 

Lo smart working fa bene: i benefici del lavoro agile

Lo smart working fa bene a tutti. Non solo ai lavoratori, ma anche all’ambiente e all’azienda. Abbiamo più volte accennato ai benefici dello smart working nei nostri articoli: è arrivato il momento di parlarne in modo più approfondito.

I benefici a livello personale

I primi e diretti benefici dello smart working riguardano proprio la sfera del lavoratore.

Abbiamo sentito dire tante volte che lo smart working migliora la work-life balance e aumenta la produttività. Ma andiamo un po’ più nel dettaglio. 

Introdurre lo smart working in azienda significa cambiare completamente il metodo di lavoro: ed è proprio questo che provoca, poi, un miglioramento dell’equilibrio vita privata-lavoro (work life balance) e un aumento della produttività. Andiamo con ordine.

Il lavoro agile cambia (o quantomeno dovrebbe cambiare) il modo di lavorare: si passerebbe dal lavorare al fine di coprire l’intera giornata lavorativa di 8 ore, al lavorare per obiettivi. Che cosa significa? Significa lavorare perseguendo un obiettivo, un progetto e impiegando il tempo necessario per raggiungere quell’obiettivo. Questo vuol dire, ad esempio, lavorare meno ore del solito in una giornata, se l’obiettivo del giorno è stato raggiunto. Significa, inoltre, lavorare quando si vuole e come si vuole, pur sempre completando gli obiettivi fissati o concordati. 

È chiaro che questo nuovo paradigma cambierebbe drasticamente l’intero mondo del lavoro. Non solo, permetterebbe di ottenere numerosi vantaggi, in particolar modo (ma non solo) per il lavoratore:

  • Miglioramento della produttività. Poter scegliere quando e come lavorare è sicuramente un grande booster per la produttività. Si stima che l’incremento della produttività per un lavoratore, derivante dall’adozione di un modello “maturo” di smart working, vada dal 15 al 20 %. In Italia questo significherebbe aumentare la produttività media del lavoro per ben 13,7 miliardi di euro (basandosi sul numero totale dei lavoratori che potrebbero usufruire dello smart working). Un dato che può apparire utopistico, ma da non trascurare. 
  • Miglioramento della work-life balance. Lavorando da dove si vuole (e non necessariamente solo da casa), il lavoratore potrebbe organizzare meglio la propria giornata, conciliando gli impegni personali con quelli lavorativi. Le stime hanno portato a calcolare che, in una giornata di lavoro da remoto, un lavoratore potrebbe risparmiare 60 minuti, che in un anno (ipotizzando solo 2 giornate di smart working a settimana) sarebbero circa 93 ore. Un piccolo tesoro di tempo e di vita che potrebbe essere reinvestito in altro modo.
  • Riduzione dei tempi e dei costi di trasferimento. Concetto che si collega al precedente. Non doversi necessariamente spostare per andare in ufficio (da ovunque ci si trovi, non stiamo parlando del semplice lavorare da casa, non dimenticatelo) farebbe risparmiare parecchio tempo che, a questo punto, diventerebbe possibile impiegare in altre attività, che siano personali, familiari, legate ad hobby o a molto altro ancora. Allo stesso tempo, va da sé, vi sarebbe un bel risparmio anche in termini di costi per il carburante, oppure per i mezzi pubblici utilizzati per raggiungere il luogo di lavoro.
  • Aumento della motivazione e della soddisfazione. Tutti i benefici sopra riportati si possono racchiudere in questo unico concetto: scegliere di lavorare quando e come si vuole, conciliando la propria vita con il lavoro, vivendo non in funzione di questo, come accade ora, e accumulando tempo che altrimenti sarebbe andato perso nel traffico. Così, necessariamente, aumenterebbero la soddisfazione (non solo nella vita privata ma anche nel lavoro) e la motivazione. Se l’azienda mi permettesse di vivere in questo modo, sarei persino più produttivo.

 


 

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I benefici per azienda e ambiente

I benefici dello smart working non terminano qui. Esistono vantaggi sia per la stessa azienda che decide di implementare lo smart working, sia per l’ambiente in cui viviamo.  

  • Riduzione del traffico e riduzione delle emissioni di CO2. Meno lavoratori che si spostano ogni giorno significa meno traffico e soprattutto minori emissioni di CO2. Si calcola in media, lavorando da remoto 2 giorni a settimana, un risparmio in termini di emissioni per persona pari a 450 kg CO2 all’anno.
  • Riduzione dell’assenteismo. Questo è un vantaggio per l’azienda. Avere lavoratori più soddisfatti e più motivati significa avere lavoratori che sono sempre più stimolati a “presentarsi” al lavoro. In questo modo l’azienda non dovrà più combattere con carenze di personale, con lavoratori assenti che non portano a termine progetti e che, di conseguenza, ridurrebbero l’intera produttività aziendale.
  • Riduzione dei costi per gli spazi fisici. Lavorare da remoto, per l’azienda significa poter risparmiare sui consumi energetici. A ciò si aggiunge la possibilità di ottimizzare gli spazi aziendali, anche riducendoli, se necessario, e risparmiando ancora di più.

 

Conclusioni

Lo smart working fa bene, ma in Italia facciamo ancora fatica a comprenderlo: forse per paura di cambiare una cultura del lavoro nata oltre due secoli fa, una cultura non necessariamente sbagliata, ma diventata, ormai, troppo costosa. 

Al di là dei benefici, restano comunque importanti le modalità con le quali si introduce lo smart working in azienda: infatti, affinché si verifichi un impatto positivo sulle performance di tutto il gruppo, vanno sempre garantite la collaborazione e la comunicazione con tutti i colleghi. 

Se volete saperne di più al riguardo, consultate i numerosi articoli che abbiamo dedicato all’argomento. Lascio qui sotto i link per leggerli. 

 

Come introdurre in azienda uno smart working che funzioni veramente

Sono ormai indubbi i vantaggi dello smart working, abbiamo avuto più volte occasione di parlarne. Tra tutti, la flessibilità è il vantaggio più rilevante, perché racchiude al suo interno la vera essenza dello smart working

Flessibilità vuol dire, infatti, lavorare non più in termini di ore, quanto per obiettivi, con la possibilità di scegliere il modo in cui lavorare. Non solo: essa consente anche la possibilità di conciliare la vita privata con la vita lavorativa. Attenzione, smart working non significa esclusivamente lavorare da casa, la flessibilità non deriva necessariamente da questo. Poter scegliere come lavorare permette di stabilire il giusto equilibrio tra vita privata e vita lavorativa. Essere più “liberi” di scegliere il modo in cui lavorare, significa organizzarsi anche in base alle nostre necessità quotidiane, acquisendo, appunto, maggiore flessibilità.

Avremo modo di approfondire l’argomento nei successivi articoli. Nel frattempo, se volete entrare più nel dettaglio, abbiamo numerosi contenuti sul nostro blog in merito allo smart working e ai suoi vantaggi, come questo video, che riassume in pochi secondi cosa significa veramente smart working.

Ma quali step seguire per introdurlo in azienda?

A questo punto non resta che capire come intraprendere il percorso dello smart working all’interno dell’azienda, in modo semplice e lineare ma soprattutto efficiente.

  • Favorire la collaborazione. Lavorare fuori dalle mura dell’ufficio rende più complesse, per ovvi motivi, la comunicazione e la collaborazione con i colleghi. Introdurre in azienda uno smart working efficiente significa anche dare la possibilità a tutti di lavorare e collaborare come se fossero in ufficio. Tutto ciò è possibile, unificando ogni comunicazione aziendale in un’unica piattaforma, di facile uso, intuitiva e alla portata di tutti. In questo modo i membri del team saranno stimolati a partecipare alle attività come se fossero realmente in ufficio, senza tener conto della distanza.
    Stiamo parlando, in particolare, delle piattaforme di Unified Communication (o Comunicazione Unificata), che vanno di pari passo con il centralino in cloud, poiché ampiamente supportate da quest’ultimo. Grazie alla tecnologia UC, è possibile semplificare e rendere più fluide tutte le comunicazioni aziendali (chiamate, videochiamate, chat con i colleghi e chat di gruppo), in modo da poter stimolare la collaborazione nel team e dare una marcia in più alla produttività, anche senza essere fisicamente in ufficio. Alcuni strumenti della tecnologia UC, utili per introdurre in azienda un lavoro agile e ottimizzato sono:

    • Sistema di videoconferenze all’avanguardia, per comunicare con colleghi, clienti e fornitori come se si fosse veramente in presenza. 
    • Sale riunioni virtuali, per avviare meeting in qualsiasi momento e condividere le proprie idee con i membri del team. 
    • Rubriche integrate, per avere tutti i recapiti di clienti e di fornitori in un unico posto e aggiornati in tempo reale. 
    • Presence, per controllare lo stato (in linea, occupato, assente, al telefono) dei colleghi e sapere quando contattarli. 
    • Post-it, chat individuali, chat di gruppo, per comunicare in modo semplice e immediato con tutto il team.
  • Seguire le esigenze del team. Ogni squadra ha esigenze diverse: inserire in azienda un sistema telefonico in grado di adattarsi con facilità ai cambiamenti non può che rendere la vita ancora più semplice. Un centralino in cloud è un sistema flessibile, che permette di aumentare o diminuire la capacità dei servizi in pochi click. In questo modo è possibile aumentare le dimensioni del centralino, adattandolo istantaneamente alle esigenze del business, senza sprecare né tempo né denaro per l’acquisto di nuove attrezzature o per l’installazione in loco.
  • Fornire più mobilità possibile. Smart working significa non essere più legati alle mura dell’ufficio e al telefono sulla scrivania, significa poter ricevere le chiamate su qualsiasi dispositivo, in qualsiasi luogo. Attenzione però: basta con le scomode deviazioni di chiamate sul cellulare o con le chiamate verso l’esterno attraverso il proprio numero privato! Migrare il centralino nel cloud significa poter ricevere le chiamate aziendali in entrata direttamente sullo smartphone, sul laptop o anche, perché no, sullo smartwatch, senza alcun tipo di deviazione. Stesso discorso per le chiamate in uscita: con il centralino in cloud è possibile usare il proprio cellulare, il laptop o lo smartwatch come fossero il telefono dell’ufficio, chiamando clienti e fornitori con il numero aziendale.
  • Non trascurare la sicurezza. Chi vorrebbe lavorare da remoto con il timore di poter compromettere i dati aziendali o con il pericolo di un attacco informatico? Nessuno, immagino. Si potrebbe pensare che, migrando al cloud, i nostri dati siano più vulnerabili agli attacchi. In realtà, uno studio di KPMG ha scoperto che il 72% delle aziende considera il cloud molto o un po’ più sicuro di quanto possano offrire le installazioni on-premise.
    La tecnologia ha fatto passi da gigante e ha permesso ai grandi fornitori di cloud di avere un’infrastruttura così complessa che è quasi impossibile che un attacco informatico vi abbia luogo. Sarebbe molto difficile, invece, per una piccola impresa, eguagliare la sicurezza e i firewall di grandi fornitori, per proteggere la propria installazione senza incorrere in costi esorbitanti.
  • Rendere il tutto più facile e intuitivo. Lo smart working procede fluido e senza ostacoli, solo se gli strumenti usati dal team sono alla portata di tutti e intuitivi. I centralini in cloud tendono a essere più semplici e più user friendly piuttosto che i centralini tradizionali, senza dubbio meno intuitivi per i più inesperti. 

 

Conclusioni

Tutti i punti sopra citati conducono all’incirca verso la stessa direzione, ovvero quella del centralino in cloud: si tratta del primo investimento da fare in azienda per potersi assicurare una buona riuscita dello smart working. Sappiamo che la scelta può essere complessa, ma il nostro team di esperti è qui anche per guidarvi verso la giusta direzione: non esitate a contattarci.

 

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Perché condividere le password può essere pericoloso

Immaginate la situazione: un vostro collega ha un’emergenza a casa e non può venire in ufficio, vi chiede di sostituirlo nel suo lavoro; in particolare vi chiede di accedere al suo account aziendale per controllare alcuni dati e configurazioni. Senza esitazione, vi fornisce le password via email in modo che possiate controllare i dati al suo posto.

Fin qui, sembrerebbe nulla di strano. Si tratta di situazioni che accadono spesso in azienda, per diversi motivi. In comune, tuttavia, esse hanno sempre lo stesso momento: quello della condivisione delle password. Che male mai potranno fare due password condivise tra due colleghi? Analizziamo la situazione un po’ più da vicino.

Perché è rischioso

Non solo condividere le password è già pericoloso di per sé, ma addirittura condividerle via email è rischiosissimo. Inoltre, se dopo averle condivise, e dopo che il nostro collega abbia terminato il compito che gli abbiamo affidato, non procedessimo con l’aggiornamento e con il cambio della password, l’accesso alle risorse critiche aziendali continuerebbe a essere a portata dell’altra persona che, probabilmente, non aveva fin dall’inizio le autorizzazioni necessarie.

I danni derivanti dal condividere le password, e i modi poco sicuri con cui ciò avviene, potrebbero essere molteplici. Nell’era digitale è ovviamente impossibile fare a meno di password e pin: qualunque azienda con una infrastruttura di rete si trova a dover gestire una moltitudine di password, al fine di gestire le risorse IT che la compongono. 

Il punto è che password e codici sono da sempre un boccone molto ghiotto per hackers e malintenzionati. Incuranti dei rischi connessi, si potrebbe casualmente condividere le password in un semplice formato testo, tramite chat, e-mail o con un foglietto di carta; inoltre, senza controlli adeguati, le password potrebbero circolare rapidamente in tutta l’azienda e finire in mani sbagliate


 

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Come contenere i rischi connessi alla condivisione password

L’implementazione di alcune regole base per la condivisione e per l’archiviazione delle password aumenta la sicurezza e l’efficacia della gestione. Ecco alcune best practices che dovremmo sempre adottare. 

Archiviate le password in un posto sicuro. Consolidamento e memorizzazione delle password in un luogo sicuro (che non sia un foglio excel) è una misura semplice ma troppo spesso trascurata. Una volta implementato un buon sistema di crittografia, la sicurezza è già un passo avanti.

Accesso limitato alle password in base al ruolo utente. Scegliere un livello di privilegio per l’utente in base al suo ruolo in azienda può essere un aiuto ulteriore per limitare i permessi di accesso. La maggior parte degli utenti spesso non ha necessità di vedere tutte le password, per la tipologia di lavoro che svolge.

Accesso ai sistemi senza la visualizzazione delle password. Consentire agli utenti di accedere alle risorse IT senza rivelare le rispettive credenziali aiuta l’IT a mantenere il controllo di account e accessi.

Incentivare l’accesso temporaneo. Fornire ai dipendenti, se necessario, solo un accesso temporaneo alle password. Password con validità limitata, che scadono dopo aver concluso l’operazione, garantiscono che la persona non possa accedere di nuovo a quella determinata risorsa.

Reset della password dopo l’utilizzo. Per evitare tentativi di accesso non autorizzati, si può configurare il ripristino automatico delle password condivise, una volta che l’utente abbia portato a termine il proprio compito. Questo eviterà un uso improprio delle risorse IT.

Controllo sulle attività condivise. Controllare tutte le operazioni di condivisione e altre attività relative alle password con un timestamp e con l’indirizzo IP dell’utente. Il cosiddetto “audit trail” (pista di controllo) può essere utilizzato per capire chi- ha-fatto-cosa con le password, da dove e quando.

Alert istantanei. Generare degli alerts in real time per gli amministratori, ogni volta che un utente accede a password critiche, modifica, cancella o condivide file e link con altri utenti.

Conclusioni 

La gestione delle password è sicuramente una chiave importante e fondamentale, quando si parla di sicurezza informatica, ma resta comunque fondamentale implementare un sistema di sicurezza aziendale che protegga in modo efficace dagli attacchi esterni

Gli attacchi informatici sono, purtroppo, una realtà con la quale dobbiamo convivere: basti pensare all’ultimo attacco su grande scala di inizio febbraio, che ha colpito anche l’Italia. La prima linea di difesa resta, sempre e comunque, una corretta formazione del personale, con lo scopo di sensibilizzarlo su tematiche riguardanti la sicurezza informatica, spesso trascurata, perché poco importante o perché si ritiene che le piccole realtà non siano bersagli appetibili. L’errore è proprio questo: i bersagli più interessanti, infatti, sono quelli che solitamente scelgono di adottare una minore protezione.


 

Avete dubbi o curiosità? Siamo sempre a vostra disposizione.

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